L'area boulder di Chironico nasce in tempi antichissimi, in uno di quei giorni in cui è meglio che tu sia in qualsiasi posto del mondo, ma non lì.
Circa undicimila anni fa, un'immane frana si stacca dalla montagna di fronte a Chironico, quella che per intenderci sta sul versante orografico sinistro. Migliaia di tonnellate di roccia che precipitano e rotolano a valle, fino alla fine della loro corsa, proprio sul greto del fiume, e lo riempiono in un attimo.
10, 20, 50, 100 metri di sassi ammassati uno sopra l'altro finché non ce ne stanno più, e allora fanno l'unica cosa che possono fare, cominciano ad invadere il versante opposto della valle e vanno a depositarsi, in ordine sparso, sull'ampio altipiano di Chironico.
Intanto l'acqua cerca di crearsi un varco, ma è difficile fare defluire la normale portata del fiume. E allora s'accumula e si gonfia, fino a creare un lago, uno vero, lungo più di un chilometro e largo fino a 500 metri, per trenta di profondità.
Poi l'acqua ha saputo lavorare di costante pazienza e piano piano si è creato un varco. Poco alla volta scava e porta a valle, granello per granello, ciottolo per ciottolo, sasso per sasso. Fino ai giorni nostri, quando la valle appare ancora come tale. Restano i blocchi a Chironico, come un'enclave orfana e addormantata in un sonno eterno.
Le primi visite all'area furono effettuate all'inizio degli anni '80 da parte di Richi Signe, il quale esplorò l'area principale scovando e risolvendo i primi problemi.
In seguito l'area è stata dimenticata fino al 1995, anno in cui lo stesso Richi in compagnia di Andy Lusier torna a Chironico per firmare alcuni blocchi, importannti per livello e storia. In seguito l'area ha conosciuto ampi sviluppi grazie alla magnifica opera di Michi e Ivan Tresch e dell'infaticabile Fred Nicole.
Gli interventi più recenti sono invece stati firmati da Ueli Gygax e Dave Graham. Oggi Chironico boulder è conosciuto a livello europeo e nella sua area si contano più di 2'100 passaggi, suddivisi in 36 settori.
Ambiente:
L'arrampicata si svolge su massi granitici (Gneis) di ottima qualità, che propongono una grande varietà di stili, passando dalle placche agli strapiombi senza dimenticare i muri a tacchette.
Lo stile d'arrampicata è generalmente tecnico, in diversi passaggi si richiede comunque una buona forza nelle dita. Se da un lato la roccia molto ruvida favorisce una buona aderenza, dall'altro consuma rapidamente la pelle delle dita.
Il periodi migliore per arrampicare a Chironico sono primavera e autunno.
Caratteristiche
- STRUTTURA Arrampicata